Strategie e proposte per infrastrutture sempre più sostenibili

09/09/2022

eAmbiente è azienda associata ad AIS – l’Associazione Italiana per la Sostenibilità delle Infrastrutture. È stata una delle prime aziende ad associarsi dopo pochi mesi della sua costituzione, nel 2020.

Attualmente fanno parte di AIS oltre 50 società e aziende che appartengono a diversi comparti: società di ingegneria e progettazione, alle imprese di costruzione, diverse società di servizi, dalla certificazione alla digitalizzazione e innovazione fino alla consulenza ambientale, oltre alle imprese industriali produttrici di materiali per l’edilizia. Tutte aziende leader nel loro settore indipendentemente dalla dimensione. Aderiscono ad AIS anche alcune delle principali stazioni appaltanti come il gruppo FS, ASPI e ADR. Questa trasversalità – come sottolinea il direttore di AIS, Alfredo Martini, nella videointervista pubblicata, costituisce un importante valore aggiunto in quanto consente di costruire analisi e proposte che partendo dalle specifiche esperienze di queste aziende possono offrire ai decisori e agli stakeholder soluzioni di grande affidabilità e condivide da tutta la filiera.

L’associazione è nata dalla consapevolezza da parte dei soci fondatori dell’importanza di sostenere un percorso di accelerazione verso una sempre maggiore sostenibilità per quanto riguarda il nostro Paese. Da qui la scelta di creare un’associazione di carattere tecnico-culturale che aggregasse l’eccellenza della filiera per elaborare documenti e proposte per i decisori e per tutti gli stakeholder coinvolti nella pianificazione, progettazione, costruzione e gestione di una infrastruttura.

Come si legge nel Piano strategico di AIS al centro della sua attività vi sono tre pilastri intorno, ai quali va costruire una sinergia condivisa di pensiero, intenti e azioni. Il primo riguarda la misurabilità della sostenibilità, nella convinzione che oggi si debba passare da dichiarazioni di principio a una sostenibilità concreta fatta di prestazioni e di risultati che debbono essere verificabili e quindi misurabili. Lo strumento principale sono i protocolli di sostenibilità che consentono attraverso l’individuazione di strategie e di indicatori di mettere a terra obiettivi e azioni rendendoli appunto misurabili.

Il secondo pilastro riguarda il contributo essenziale della digitalizzazione. Senza una crescita del ricorso ad essa diventa impossibile rispondere all’attuale domanda di sostenibilità. La mole di dati da gestire è tale che solo con strumenti e modelli digitali è possibile farlo. Il terzo fattore cardine su cui AIS basa la sua strategia è una sempre maggiore utilizzo di prodotti e materiali sostenibili. Qui la scelta di premiarne l’utilizzo è un passaggio essenziale. 

Come sottolinea il direttore di AIS, il Consiglio direttivo ha deciso di aggiungerne un quarto relativo alla qualificazione degli operatori della filiera delle infrastrutture sostenibili mettendo al centro del processo gli ESG (Environmental Social Governance). Una decisione nata dai risultati ottenuti dal gruppo di lavoro coordinato da eAmbiente su ESG e infrastrutture.

La partecipazione di eAmbiente all’associazione è stata fin dall’inizio molto attiva e proprio da essa è nata la proposta di creare un gruppo di lavoro – i gruppi di lavoro costituiscono il cuore produttivo e l’anima di AIS – da dedicare all’impatto e all’importanza per le aziende e per il settore di spostare in alto l’asticella della sostenibilità prendendo come riferimento i tre elementi richiamati dagli ESG: l’ambiente, la dimensione sociale e la capacità di governare i nuovi processi in una logica di sostenibilità. I risultati finali del lavoro di un autorevole gruppo di soci, non solo hanno contribuito a integrare la strategia dell’associazione con un nuovo “pilastro”, ma hanno generato un documento di grande utilità, apprezzato da soci e stakeholder e dallo stesso ministro Giovannini. Il position paper (scaricabile dal sito di AIS ESG e Infrastrutture – Infrastrutture Sostenibili) costituisce uno strumento di grande utilità sotto più punti di vista: conoscitivo del quadro normativo e dell’evoluzione del tema a livello nazionale, europeo e internazionale; di indirizzo e pratico per le aziende, anche per le PMI, che vogliono dotarsi di una DNF e di un bilancio sostenibile; in prospettiva in quanto propositivo rispetto a concreti strumenti di valutazione più trasparenti e affidabili.

eAmbiente partecipa anche con suoi tecnici al tavolo sul “Cantiere Sostenibile”, si è candidata a partecipare a un nuovo gruppo di lavoro sulla Sostenibilità e digitalizzazione e ha altresì avanzato una propria nuova proposta per approfondire e riflettere su un tema molto attuale, quello del costo dell’energia e dei relativi sistemi di produzione a sostegno di una maggiore efficienza rispetto alla mobilità sostenibile.

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