Innovatori dell’umano, partendo dall’ambiente

10/03/2022

Engim Veneto ha iniziato il suo percorso di sostenibilità. Dalla Carbon Footprint ai dispenser eco/sostenibili. “Ai ragazzi dobbiamo insegnare la responsabilità”

Si definiscono “innovatori dell’umano” e di innovazione, nel mondo della formazione, ne hanno portata e ne stanno portando. L’ultima è la mostra dal titolo “Goodbye Glaciers”, letteralmente un’addio ai monti in salsa eco/futuro, che Engim Veneto ha ospitato nella sua sede veronese al Chievo, quartiere ormai noto a livello mondiale per aver dato i natali in tempi pre/covid ad una squadra che ha pure giocato in Champions League.

I ghiacciai stanno scomparendo, e con essi la memoria della nostra storia.
Lo sanno bene, appunto, i ragazzi di Engim, alcuni dei quali “assunti” come giovani caronti per il racconto della mostra dal professore Sandro Campagnola che è stato motore di questa iniziativa e che, si capisce quando lo incontri, ha la montagna nel cuore. Ma non solo. 
Engim, infatti, ha ospitato la mostra sui ghiacciai nell’ambito di una più ampia azione di sensibilizzazione sul futuro e su come l’azione antropica sia in effetti sostanziale sull’impatto ambientale. Il punto, ci dice la responsabile della scuola veronese Paola Merci, è che noi dobbiamo fare più che dire: ai ragazzi serve entrare nell’ottica della responsabilità, e quindi prima si responsabilizza la scuola e attraverso l’azione si spiega cosa significa stare attenti all’ambiente. Sì, la raccolta differenziata, ma anche scegliere quali bevande dimorano dentro i dispenser per il ristoro. E allora via la plastica in luogo dell’acqua nelle lattine, ma anche via le bevande e i cibi chiaramente non adatti ad una buona educazione alimentare. 
Tutto questo processo si chiama transizione ecologica, dicono il professore e la direttrice, ma lo dicono anche i ragazzi a cui, par proprio vero, non manca la “merendina” proibita.


Ovviamente la scuola, come ogni realtà complessa, si muove con tempi e modi propri, e la sua transizione ecologica non si ferma ad un dispenser o a cestini selezionati per la buona e corretta raccolta differenziata. Engim, infatti, ha deciso di fare un passo avanti verso il futuro (il 2030 è un futuro molto prossimo e portarsi avanti fa bene) e di indagare la propria impronta di Carbonio (Carbon Footprint). È un passaggio fondamentale se si vuole crescere e se si vuole formare giovani responsabili, dicono dalla scuola. Quindi incontrano eAmbiente Group, che di mestiere tra le altre cose, fa proprio questo, e iniziano un percorso per stabilire come e dove poter migliorare. Siamo agli inizi, ma le scuole che hanno deciso di affrontare questo percorso si contano sulle dita di una mano, e la volontà è duplice: da una parte, con la consapevolezza che il mondo sta cambiando, restare al passo con i tempi e con le responsabilità nei confronti dell’ambiente (che sempre più diventeranno obbligate). Dall’altra, assumersi la responsabilità piena di essere educatori, e quindi innovatori di umanità. 

Intervista a Paola Merci, responsabile sede Verona-Chievo Engim Veneto.


La mostra

È stata inaugurata venerdì 11 febbraio 2022 nella sede della scuola ENGIM Veneto di via Berardi, a Verona la mostra itinerante Goodbye Glaciers Addio Ghiacciai. Un progetto per conoscere lo stato di salute dei nostri ghiacciai e per sensibilizzare i giovani e tutta la collettività sui cambiamenti climatici in atto e sulle implicazioni che avranno per la nostra vita, sociale e lavorativa.

Attraverso 16 pannelli fotografici la mostra “racconta” i quanto si siano ritirati i nostri ghiacciai in Alto Adige e in Tirolo negli ultimi 160 anni. 
Nel corso della mostra i visitatori potranno vedere anche la video-testimonianza del climatologo e glaciologo Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, a cui ENGIM Veneto ha chiesto di suggerire possibili azioni da attivare fin da ora.

All’inaugurazione della mostra è intervenuto anche Fabrizio De Blasi glaciologo e ricercatore dell’Istituto Superiore Polare del Cnr per illustrare con immagini e video lo stato attuale di salute dei nostri ghiacciai.

La criosfera mondiale è molto sensibile alle variazioni climatiche, tanto che i ghiacciai sono chiamati le sentinelle dei cambiamenti climatici. Al contrario di quanto comunemente si creda, la risposta dei ghiacciai alle fluttuazioni climatiche è molto poco inerziale: possiamo quindi considerare i ghiacciai come un “termometro” per misurare lo stato del clima. Il riscaldamento climatico in atto sta avendo un effetto diretto e devastante sullo stato di salute dei ghiacci. Interi sistemi glaciali si stanno riducendo, disaggregando e alcuni, oramai, scomparendo. A partire dalla seconda metà del XIX secolo, i ghiacciai alpini, ad esempio, hanno subito un generale ritiro quasi continuo, perdendo in media il 60% della loro massa. Con le attuali condizioni climatiche, gli scienziati stimano che la gran parte dei ghiacciai delle Alpi al di sotto dei 3600 m di altitudine sparirà entro il 2100. Questa scomparsa rappresenta un danno enorme per la storia del nostro pianeta, oltre alle note conseguenze ambientali e alla risorsa acqua. A causa della fusione dei ghiacciai, infatti, tutte le informazioni stoccate nei loro strati vengo letteralmente dilavate e perse come l’inchiostro di una splendida poesia che si scioglie sotto un bicchiere d’acqua.

Goodbye Glaciers è stata ideata da Roberto Dinale, direttore dell’Ufficio Idrologia e dighe dell’Agenzia per la Protezione civile della Provincia autonoma di Bolzano, attuale proprietaria, e realizzata nell’ambito del progetto GLISTT finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VA Italia-Austria.

Padre Antonio Teodoro Lucente, Presidente di ENGIM Veneto, sul valore etico e morale della sostenibilità e sui cambiamenti nelle dinamiche formative e del lavoro.

Diffondere la consapevolezza che lo stato di salute della nostra terra impatta fortemente sulla vita, sociale ed economica è ora una necessità. dovremmo tutti capire che non c’è più solo il “capitale” umano ed economico da preservare ma anche quello naturale. Pensiamo infatti che le conseguenze negative dei cambiamenti climatici possono minare la stabilità dei nostri sistemi con impatto anche sul lavoro e sulle professionalità del futuro. I nostri giovani ne devono essere consapevoli, temi così importanti non possono passare inosservati nella scuola. È nostro dovere farci portavoce e dare ai giovani strumenti e approfondire le conoscenze per diventare cittadini responsabili e lavoratori preparati, protagonisti del proprio futuro. E questa mostra ne è la manifestazione concreta.

Gabriella Chiellino presidente eAmbiente Group che sta accompagnando ENGIM Veneto a diventare una delle prime scuole sostenibili a Verona.

Nel 2021 il tema sostenibilità è entrato nella Costituzione Italiana, dove si cita all’art. 41 un nuovo concetto di “danno alle generazioni future”. Grande è quindi il senso di responsabilità di tutti i cittadini nelle varie forme in cui sono chiamati alla Transizione Ecologica; ENGIM Veneto ha accolto questa sfida e a Giugno 2021 ha intrapreso, a partire dalla sede di Verona e col supporto tecnico di eambiente group, un Percorso di sostenibilità che nel 2022 completerà la sua prima tappa con la misurazione della propria Carbon Footprint e la pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità.
Per rendicontare le proprie prestazioni di sostenibilità oltre alla raccolta di dati prettamente tecnici ambientali ed energetici,  abbiamo avviato uno stakeholder engagement con ben 355 parti interessate tra docenti, famiglie, studenti e aziende partner volta a scoprire i temi di sostenibilità percepiti come di maggiore impatto per Engim Veneto, e a raccogliere molteplici spunti per il miglioramento continuo dei propri impatti, della didattica, dell’organizzazione interna e dei programmi di stage e transizione verso le aziende per gli allievi dell’ente di formazione. 
La sfida è partita.

Intervista al professor Sandro Campagnola.


IL PROGETTO “ENGIM VENETO PER UNA SCUOLA SOSTENIBILE”

“Be Human, be Green”, è lo slogan che ENGIM si è data per portare avanti il tema della sostenibilità nelle sue scuole.

Stimolati da un approfondimento dell’enciclica del Papa “Laudato Sì”, e dell’AGENDA 2030 delle Nazioni Unite, ENGIM Veneto ha ritenuto necessario dare concretezza allo slogan.
Nella primavera del 2021 si è scelto di intraprendere un percorso “Verso la sostenibilità”. Supportati dall’esperienza del partner eAmbiente Group, si è individuando un centro pilota dal quale far partire la sperimentazione e per arrivare ad un bilancio di sostenibilità regionale, ovvero la scuola ENGIM Veneto sede di Chievo, per implementare tre attività, entro l’AF 2021-2022, da estendere successivamente agli altri centri e al livello regionale:

1) Sperimentare la redazione di un bilancio di sostenibilità.
Il Bilancio di Sostenibilità è oggi considerato un documento di rendicontazione annuale grazie al quale un’organizzazione informa e coinvolge tutti i soggetti con cui condivide la propria attività nel proprio percorso di sostenibilità, condividendone i risultati conseguiti a livello ambientale, economico e sociale. Ciò significa che il documento di sostenibilità racconta come un’organizzazione, sostenibile e responsabile, svolga la sua attività quotidiana con una visione di medio-lungo periodo con l’obiettivo molteplice di generare il minor impatto ambientale e contribuire alla crescita e allo sviluppo della società, garantendo la sostenibilità economica dell’organizzazione stessa.

Il personale del centro è stato quindi coinvolto, così come altri soggetti con i quali il centro si relaziona (famiglie, allievi, aziende partners, fornitori, istituzioni locali, pubbliche o private) nella definizione degli ambiti ritenuti prioritari per incrementare la sostenibilità dell’ente e delle sue attività.
Individuati gli ambiti si dovrà definire il punto di partenza (dove ci collochiamo/cosa facciamo) rispetto a ciascun tema e stabilire gli obbiettivi, che dovranno essere periodicamente verificati. 
Bilancio di sostenibilità che potrà essere definito anche avvalendoci di alcun criteri standard (indice GRI).

2) Effettuare un’analisi sulle emissioni di gas serra, 
in particolare CO2, generate dalla nostra struttura (consumi metano, energia elettrica, ecc.) e dagli spostamenti per motivi di lavoro del personale.

Il personale è stato coinvolto in una attività di monitoraggio degli spostamenti da casa a scuola.

3) Un’attività di educazione alla sostenibilità che si articolerà in diverse azioni concrete da definire in base ai risultati del bilancio di materialità, nelle quali saranno coinvolte le persone protagoniste della scuola. Di seguito alcune possibili azioni:

  • Incontri di formazione, rivolti a docenti e personale ATA, con l’obiettivo di sensibilizzare all’uso sostenibile delle risorse scolastiche in tutti gli ambienti di lavoro e alla promozione dei diritti umani.
  • Istituire un “Comitato per lo Sviluppo Sostenibile” (CSS), composto da rappresentanti di docenti, studenti, personale ATA, genitori e Animazione Pastorale Giuseppina che si adoperi per la promozione dello Sviluppo Sostenibile della scuola e la salvaguardia dei risultati raggiunti.
  • Realizzare percorsi didattici di Educazione alla Cittadinanza Globale in ogni classe della SFP e durante le ore di lezione, che tocchino i temi dell’Agenda 2030.
  • Promuovere e realizzare eventi di sensibilizzazione alle tematiche dello sviluppo sostenibile, interni alla scuola, nei quali vengono coinvolti tutti gli studenti assieme alle loro famiglie, coinvolgendo anche enti esterni (comuni, associazioni, ong, ecc. esperti di tematiche relative all’agenda 2030).

La scheda:  chi è Engim Veneto

ENGIM Veneto è una Fondazione con personalità giuridica, senza scopo di lucro, per la promozione dei valori civili e umanitari nei giovani, adulti e imprese. Eroga servizi nel settore dell’orientamento, dell’istruzione e formazione professionale, dell’inserimento lavorativo fino alla cooperazione e allo sviluppo e internazionale. 

Essa si ispira allo stile educativo di San Leonardo Murialdo per l’educazione integrale di giovani, la riqualificazione e l’aggiornamento professionale degli adulti oltre che con servizi di supporto al lavoro per le imprese. ENGIM Veneto aderisce alla Fondazione “Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo” della Congregazione di San Giuseppe, a CONFAP, a FORMA Veneto e a FICIAP. 

La Sede di coordinamento regionale è a Vicenza con altre 12 sedi operative delle quali 11 accreditate dalla Regione Veneto e 8 certificate UNI EN ISO 9001:2015 (EA 37) per attività di formazione iniziale, orientamento, formazione superiore e continua (A0138), e per i Servizi al lavoro (L210). 
A Venezia ENGIM VENETO gestisce la scuola superiore paritaria Istituto Tecnico per il Turismo “Marinelli – Fonte”.
ENGIM VENETO adotta un Modello di Gestione, Organizzazione e Controllo con Regolamento interno, Codice Etico e O.d.V., secondo il DLgs 231/01.

Con oltre 300 dipendenti e più di 70 collaboratori esterni agisce progettando l’attività formativa sui fabbisogni individuati dalle oltre 1700 imprese con cui collabora per l’attivazione di tirocini o stage professionalizzanti, percorsi di apprendistato di primo e secondo livello.  È fondatore e promotore della Fondazione di Partecipazione per l’ITS Meccatronica di Vicenza

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