DNSH - Do Not Significant Harm

DNSH (Do Not Significant Harm) significa portare finalmente in modo sistematico la cultura dell’analisi degli impatti ambientali (di TUTTI gli impatti ambientali) dentro l’economia e la finanza: non solo gas a effetto serra (cui fanno riferimento i primi due obiettivi della Tassonomia), ma anche tutte le altre categorie di impatto, legate a: acque superficiali, marine e sotterranee; tutte le altre forme di inquinamento in aria acqua e suolo; economia circolare e la biodiversità.
 
La Tassonomia è il nuovo modo di interpretare il sistema socio-economico europeo (ma si stanno sviluppando nuove tassonomie anche al di fuori dell’Europa) e di misurarne le performance nell’ottica della capacità di carico del pianeta, sia in termini climatici che ecosistemici: questo richiede una profonda conoscenza dei processi produttivi e di quelli connessi alla produzione di energia, ma soprattutto della resilienza degli ecosistemi e della loro capacità di sostenere ancora le pressioni antropiche: a questi tre pilastri - che fanno costituzionalmente parte di eAmbiente - si aggiunge la dimensione dell’analisi del ciclo di vita – tutti gli impatti dalla genesi al fine vita di un prodotto/servizio/processo – e quella dell’analisi dei rischi connessi al cambiamento climatico, sia quelli indotti sul sistema naturale che quelli subiti da un’attività produttiva o una infrastruttura, destinati ad esacerbarsi nei prossimi anni.

In tutto questo non possiamo dimenticare gli sforzi che si stanno facendo per portare anche la dimensione sociale dentro la tassonomia.
 
La formazione organizzata da eAmbiente, che ha avuto luogo il 16 maggio 2022 a beneficio delle associate di Utilitalia, ha seguito questa impostazione: l’analisi puntuale dei requisiti prescritti dalla Tassonomia verde e recepiti dal PNRR per garantire la transizione ecologica; il riferimento a casi studio ricavati da lavori in cui eAmbiente è coinvolta da anni relativamente ai processi industriali, alla gestione rifiuti, alle grandi ristrutturazioni edilizie, al fotovoltaico, all’idrogeno, ai processi di depurazione delle acque. Oltre al riferimento costante alle principali direttive comunitarie e alla relativa legislazione nazionale, è stata più volte richiamata la necessità di condurre analisi di rischio secondo i più consolidati scenari di cambiamento climatico per quantificare i rischi fisici per l’industria e le infrastrutture legati a tale cambiamento - e le modalità di adattamento e contrasto agli stessi.
 
Questi dunque la logica e il valore aggiunto dell’approccio eAmbiente: la conoscenza sistematica e approfondita dei processi e dei loro impatti sull’ambiente; la cultura del rispetto di limiti emissivi sempre più stringenti alla luce delle migliori tecnologie disponibili (best available techniques) e delle capacità dell’ambiente di farvi fronte; la conoscenza delle conseguenze legate al cambiamento climatico e dell’ecosistema e la pianificazione di strategie per la più sicura navigazione possibile in acque per certi versi ancora sconosciute.
 
Il team di eAmbiente, coinvolto nella valutazione della DNSH, può contare su analisti ed economisti ambientali esperti in life cycle assessment, carbon footprint ed analisi di sostenibilità: questo gruppo di tecnici ambientali, attraverso la conoscenza della tassonomia per la finanza sostenibile, i criteri per la determinazione dei contributi delle attività economiche alla protezione dell’ecosistema, la digitalizzazione dell’analisi degli impatti e la modellazione con software LCA sono in grado di ottenere delle solide basi scientifiche per la valutazione dei danni significativi e dei benefici ambientali delle attività valutate. 

Il management della Sostenibilità come proposto da eAmbiente comprende tali complessità, definita da relazioni che ne generano a loro volta delle altre e restituisce al committente continui approfondimenti e spunti utili ad attivare una spirale di miglioramento continuo: fattore essenziale per la crescita sostenibile. 
 
Alla guida di questo team, Manfredi Vale, responsabile dell’area Reporting & Certificazioni ci parlerà di questi concetti.
 

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