Collaborazione con pro-gest

02/04/2021

Eambiente annuncia collaborazione con pro-gest. Economia circolare made in italy

Economia circolare. Quella vera, applicata ai processi produttivi.

È questo il messaggio che arriva da Mantova e che come un bellissimo fulmine a ciel sereno illumina di Green questa Pasqua ancora sotto-covid.

L’azienda si chiama Pro-Gest. È una di quelle realtà grandi che raccontano una storia industriale tipica del nostro Belpaese: nato nel 1973, 26 impianti produttivi in 7 diverse regioni italiane. Uno dei maggiori player in Europa nella produzione integrata di carta, cartone, imballi e packaging.

Oggi eAmbiente srl annuncia dopo diverso tempo di collaborazione la partnership con Pro-Gest per cui ha seguito le autorizzazione per l’ottenimento della VIA e dell’AIA. “In pratica anche grazie alla nostra consulenza l’azienda mantovana ottiene le autorizzazioni per mantenere alto e competitivo il livello di performance ambientale” dice Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente.

I numeri del resto parlano chiaro.
Le emissioni specifiche dello Stabilimento Pro-Gest Mantova saranno inferiori:

  • del 23,4% rispetto al limite definito dalla Commissione Europea per la medesima tipologia di prodotto
  • del 69,3% rispetto al dato medio del settore cartario italiano

L’impianto di Mantova può potenzialmente soddisfare circa un terzo del fabbisogno di carta per ondulatori importati dai Paesi CEE ed extra CEE.
La posizione del suo impianto è eccellente per soddisfare clienti italiani ed internazionali (si trova in prossimità dell’autostrada A22 (Brennero – Modena) che è collegata direttamente con le due principali autostrade italiane, l’A1 (Milano – Roma – Napoli) e l’A4 (Torino – Milano – Trieste).

L’azienda ha spazi adeguati per ospitare una macchina per le produzioni di bobine da 7,6 mt.
E infine, una previsione di nuovi posti di lavoro di circa 300 unità presso lo stabilimento e si stima un indotto di circa altri 500 lavoratori.
Usa carta riciclata all’avanguardia che con una grammatura inferiore (circa 80grammi) avrà la stessa consistenza di quella da 120grammi prodotta da altre cartiere italiane, con una diminuzione del 30% dei consumi di fibra come materia prima e una diminuzione dei consumi di acqua e di energia destinata alla produzione.

Siamo molto contenti di questa collaborazione” conclude Gabriella Chiellino “all’insegna del green, ma anche e soprattutto dell’economia circolare”.

 

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